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back28° Trofeo Walter Gorrieri 10 maggio 2009

Le classi Giovani.

Giovani femmine.
13 le cagne presentate in questa classe al giudizio di Salvatore Capetti, per la maggior parte soggetti che tra qualche mese entreranno in classe Lavoro (la classe che vedrà Capetti come giudice). Classifica un po' diversa da quella fatta da Bricchi a Perugia . Al primo posto Nora, una cagna già vista in diversi raduni (4 ad Arezzo con Bricchi, 4 a Perugia, sempre con Bricchi ) , a questo Gorrieri presentata in migliori condizioni di forma rispetto ad Arezzo. Nora è un soggetto di media robustezza con bella testa espressiva, buoni angoli anteriori con bella uscita di collo, molto buoni gli angoli posteriori e aspetto generale in cui l'influenza delle linee materne "dei Patrizi" appare più evidente di quelle paterne.
Al secondo posto Pepita del Palatium Parvum, soggetto che Capetti aveva fatto vincere al raduno di Ravenna apprezzandone molto l'ottima espressione della testa (commento: "l'espressione è una delle cose più difficili da descrivere, la cosa migliore per poter far capire agli espositori cosa si indenda con ottima espressione è poterla far vedere"). Pepita è una figlia di Mardok della Valle del Lujo con costruzione equilibrata. A questo Gorrieri non in ottimali condizioni di pelo, anche se più tonica rispetto a Ravenna. Molto efficace il movimento. Complimenti anche alla giovane conduttrice Eleonora Mariotti che ha fatto esprimere la cagna al meglio.
Terza Zora dei Verdi Colli, una figlia di Eros della Cerza (Kevin Murrtal) per una figlia diretta di Esko. Presentata al raduno di Perugia dove ha ottenuto la quinta posizione proprio dietro a Nora, Zora è un soggetto di media robustezza, con testa che potrebbe avere una migliore espressione, buone proporzioni, costruzione equilibrata.
Al quarto posto Casey dell'Alto Ofanto, una figlia di Adlon Oliverhain (Icebox Ducati per la Kascha Ochsentor) con una figlia di Mardok. Casey ha recuperato una posizione rispetto alla partenza, è un soggetto espressivo, di taglia corretta,bella linea inferiore, normale quella superiore, con groppa sfuggente e accentuati angoli posteriori, efficace il movimento.
Quinta Hexe di Val Rufina, una figlia di Fimo degli Arvali già giudicata da Capetti a Ravenna, sostanzialmente in una posizione simile.
Da notare come Capetti confermi di volta in volta i giudizi già espressi, osservando con grande colpo d'occhio i cani e giudicando con la consueta attenzione alla funzionalità. Può non incontrare le simpatie di molti ed avere degli eccessi (oggi meno rispetto al passato), ma, in punto di competenza, basta osservare l'atteggiamento dei colleghi nei suoi confronti per comprendere come siano proprio gli stessi esperti giudici a riconoscergli capacità di giudizio superiori alla media del corpo giudicante. In un ambiente dove, per paradosso, il metro di valutazione (dei cani e delle persone) è dato dai risultati ottenuti in gara, da curricula basati su piazzamenti che poi, in altro contesto, si riconoscono dovuti più a meriti "manageriali" che zootecnici, ben venga un giudice che valuta, standard alla mano, ciò che vede, senza troppe concessioni alla politica (la vittoria di Demi al Campionato ed anche l'assegnazione del Trofeo a questo Gorrieri ne sono testimonianza), cercando non il consenso del pubblico, ma, come ruolo richiede, il rispetto dello standard di razza.

Giovani maschi.
14 soggetti in ring e, considerando il fatto che Schweikert giudicherà gli adulti, un numero non troppo alto di cani che si ritroverà nella sua classe di campionato. In gara Cronos d'Ulmental, soggetto di due anni (è nato il 15 maggio), reduce dall'ottimo ottavo posto alla Siegerschau di Aachen. Mossa un pochino azzardata da parte dell'allevatore che ha forse confidato troppo sul "rispetto dei risultati del campionato", pur sapendo che la presenza di Ron avrebbe messo Cronos in manifesta difficoltà. Alla conclusione, invece del cane blasonato in passerella, vincitore scontato, in questo Gorrieri Cronos ha finito per diventare la prima "vittima illustre" di Ron. Cronos è partito in prima posizione, ma, nonostante l'esperto presentatore e il fantastico team di preparatori-chiamatori, il confronto con Ron che lo seguiva è stato impari, tanto che , dopo pochi giri, il giudice ha invertito le posizioni di testa.
Classe quindi meritatamente vinta da Ron della Bocca del Vesuvio, su cui ormai non potremmo davvero dire nulla di nuovo, tranne il fatto che, ci fossero i bookmaker per le scommesse sul campionato non credo che la quota per Ron Sieger della classe giovani potrebbe essere molto alta (autorizzati i proprietari a gesti scaramantici). Complimenti ad Alfonso Perillo per le condizioni ottimali in cui il cane viene presentato ad ogni raduno (eccezion fatta per il primo raduno dell'anno a Ravenna, dove il cane era un po' in sovrappeso e un tantino svogliato in ring).
Al secondo posto Cronos Ulmental, figlio di Vegas per una discendente di Max (la cui presenza è piuttosto evidente), Cronos è un soggetto grande, di media robustezza. Buoni angoli anteriori con bella uscita di collo, accentuati gli angoli posteriori. Immagine d'insieme meno d'effetto rispetto sia a Ron che ad altri cani che lo seguivano, ma soggetto più "tecnico", specie nelle fasi in movimento, anche se il posteriore non sempre gli consente quella fluidità di movimento che contraddistingueva il nonno.
Al terzo posto Rademberg, già vincitore della classe giovanissimi a Bari con Paffoni. Immagine d'insieme molto piacevole, ha riconfermato l'impressione avuta la prima volta che l'ho visto; a questo raduno si è presentato in ottime condizioni di forma e migliorato nella fase in movimento, meno frenetico. Complimenti a Michele Falcone per l'ottimo affiatamento con il cane.
Al quarto posto Tyron di Casa Beggiato, vincitore della classe giovani al sezionale di Montichiari. Figlio di Tor di Casa Nobili per una figlia di Ghandi Arlett. Grande, espressivo, in condizioni di pelo migliori rispetto a quando gareggiava nelle classi minori, Tyron ha una bella presenza in ring. Qualche limite nell'allungo.
Al quinto posto un soggetto grigio, al suo esordio, Kokko delle Tamerici Salmastre , figlio di Negus Holtkaemper See per l'eccellente Zampa Friedenspark (Timo). Kokko è uno di quei cani che io chiamo "i cani che si fanno perdonare", perchè li guardi e te li vorresti portare a casa, a prescindere. Kokko è davvero grande e l'allungo non è così ampio come ci si potrebbe aspettare osservandolo da fermo (approfitto per fare i complimenti a Salvatore, davvero attento e preciso nel piazzarlo ). Ha un telaio di ampio respiro, con torace molto sviluppato, raggi ossei lunghi, colori molto belli con accese focature (sentito a bordo ring più di un appassionato domandare: ma è grigio???) testa molto bella ed espressiva, grande attenzione e presenza in ring (complimenti a Cristiano) ...certo...grande è grande...

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ron

Le foto delle classi Giovani

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