Piccolo riassunto del filmato sul Pastore tedesco trasmesso da SWR.

Gli autori si interrogano su cosa sia diventato, oggi, il glorioso cane da pastore di un tempo. L'inchiesta riguarda lo "stato di salute" della razza, inteso non solo nel senso letterale, ma anche in relazione all'influenza preponderante del mercato nel settore allevamento. Nel servizio si vedono appassionati allevatori, scene di vita nelle sezioni, si analizzano i sistemi di rilascio dei pedigree, si raccontano i numeri degli iscritti (davvero impressionanti) dell'SV e dei paesi associati alla WUSV, si segue un espositore speranzoso nella sua trasferta per presentare il proprio soggetto alla Siegerschau di Aachen 2008, si intervista il direttore SV Clemens Lux , si spiega cosa sia la Siegerschau e quale la sua importanza (di un cane non si valuta solo l'aspetto morfologico, ma anche l'aspetto caratteriale -vengono mostrati anche alcune fasi degli attacchi ...il cane di cui si dice è di proprietà italiana è Hannibal Stieglerhof, condotto da Giorgio Dolci). Poi c'è una parte dedicata ai cani in servizio presso la polizia, dove si rimarca come i malinois siano ormai ritenuti più affidabili (e sani) rispetto ai pastori tedeschi (se non ho visto male si sottolinea anche come il malinois non sia minimamente infastidito dai petardi, mentre la maggioranza dei pt sì....-in certi frangenti ottusità ed incoscienza sono richiesti ndr-) , un filmato realizzato in una clinica veterinaria dove si racconta l'operazione ad una femmina di pastore tedesco (operazione dal costo di 2000 euro) a causa di un problema alle vertebre dorsali di possibile origine genetica e un'intervista ad un professore che spiega i danni che gli allevatori possono fare se non mettono grande attenzione nella selezione riguardo alle malattie a trasmissibiltà genetica (mi pare di capire anche che si critichi il restringimento delle linee di sangue utilizzate). Oltre a questo, parlando della Siegerschau, gli autori sottolineano i grandissimi interessi economici in ballo, si parla di cani venduti per centinaia di migliaia di euro, si mostrano i filmati con i facoltosi acquirenti stranieri provenienti da tutto il mondo. L'espositore di cui i giornalisti avevano seguito tutta l'avventura alla Siegerschau (compresa la presentazione da fermo della cagna) lo si rivede in coda per ottenere il certificato medico necessario per ritirare il cane, cane che è stato chiamato in una posizione arretrata rispetto alle aspettative e si raccolgono le sue lamentele sul "mercato dei piazzamenti". Ma, sul "mercato dei piazzamenti" in questo filmato c'è anche di più. Viene mostrata la lettera inviata all'SV dove si fanno riferimenti precisi a cani i cui piazzamenti si dice siano stati oggetti di "trattativa" e un'intervista anonima di un allevatore che denuncia la compravendita dei risultati. Sotto accusa il responsabile SV dell'Allevamento (c'è anche un riferimento ad un possibile controllo della Finanza). Rispondono sia il direttore Lux che sostanzialmente evidenzia come la lettera non fosse altro che un "ho sentito Tizio dire che Caio ha fatto questo" pertanto senza alcun valore, sia Reinhard Meyer che, intervistato nella sua sobria abitazione, sottolinea come, al momento della sua elezione da responsabile, abbia deciso di rinunciare ad allevare , non tenendo nemmeno maschi per le monte. In canile solo un soggetto nero, di nessun valore tranne quello affettivo. Meyer molto serenamente dice che le critiche sono fisiologiche e provengono da chi è scontento per non aver ottenuto risultati. Segue poi una breve intervista a Helmut Raiser con la presentazione della RSV2000.

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