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Dal Mondo. Notizie cinofile.

Novità dalla Germania. SV News. Seconda parte.

SV

Bundeversammlung 2014. 24-25 maggio, Paderborn.

Delle decisioni prese nell'ultima Assemblea Generale SV avevamo già parlato in questo recente articolo. Torniamo sull'argomento perchè , grazie al meritevole gruppo Initiative SV abbiamo potuto leggere il verbale completo dell'assemblea e non il semplice resoconto pubblicato dagli organi ufficiali. Abbiamo deciso quindi di pubblicare alcune precisazioni e qualche nostra impressione. Intanto è la prima volta che abbiamo modo di vedere la composizione dell'Assemblea, vale a dire chi siano e quanti siano i Delegati che decidono le sorti della razza. A quest'ultima Assemblea i votanti erano una novantina (da 90 a 93 a seconda dei momenti di voto). Le decisioni riguardanti modifiche statutarie o dei vari regolamenti necessitano di una maggioranza di 2/3 degli aventi diritto. Il che significa che una sessantina di persone possono assumere importantissime decisioni riguardanti modifiche allo Standard di razza o ai regolamenti di Allevamento e Selezione. Se si aggiunge a questo il fatto che moltissimi giudici SV che partecipano attivamente agli eventi agonistici (parliamo del settore espositivo) sono anche dei Delegati, la domanda (che vale per la Germania come per l'Italia): "chi controlla i controllori?" sorge spontanea. Forse non sarà un caso che vengano approvate a larghissima maggioranza proposte anche eclatanti (su tutte la sospensione dei limiti di taglia sino al 2020 di cui abbiamo ampiamente parlato nel precedente articolo), ma che di fatto non intaccano il business del mondo espositivo, mentre altre proposte vengano bocciate. Da quella che proponeva che il titolo di Auslese potesse essere concesso per un massimo di due volte (e quello di Sieger una volta sola) a quella che prevedeva l'introduzione obbligatoria del test genetico per la Mielopatia Degenerativa, con conseguente controllo e limiti nella scelta dei partner per l'accoppiamento dei soggetti portatori del gene mutato corresponsabile della patologia (ne riparleremo in un apposito articolo sull'argomento).
Altro esempio a nostro avviso significativo: la proposta di inserire nel SID (pubblicazione di tutti i risultati dei raduni) anche i risultati delle prove di brevetto, viene "scavalcata" dall'approvazione della creazione di una "banca dati" Internet dei cani. Peccato però che di tale banca dati sia prevista la realizzazione solo a partire dal 2016.
Per quanto riguarda invece l'introduzione di Köraufsichten (Controlli delle prove di Selezione) l'idea sarebbe di per sè valida se non fosse che tutti i distinguo presenti nel nuovo regolamento fanno capire che si tratti di un controllo volto esclusivamente a verificare l'identità dei cani e non la qualità delle prove. Inoltre il delegato al controllo, nominato dal Consiglio Direttivo, è l'unica persona autorizzata a effettuare controlli e a riferirne all'SV. Siccome noi siamo italiani e non tedeschi e di questi "controllori" ne abbiamo visti (sia nell'era Verpelli che in quella Musolino), ci permettiamo, forti dell'esperienza italiana, di ritenere pressochè inefficaci tali iniziative. Ma è così difficile pensare di utilizzare, come da noi sempre proposto, una semplice telecamera per riprendere le prove? Forse troppo elementare e non manipolabile?
E' invece una proposta altamente condivisibile quella (approvata) di modificare i ricontrolli per la displasia previsti per gli stalloni. Anche questo un nostro vecchio cavallo di battaglia (dai tempi della lastra di controllo del Sieger giovanissimi -poi Auslese SAS- Mardock della Valle del Lujo). Un plauso all'SV per aver votato questa decisione. Leggendo i regolamenti ci siamo accorti che quello nuovo, oltre a modificare il "controllo di identità" in "controllo di qualità", prevede l'obbligo che nella lastra sia ben visibile il profilo del sacro (che è una sorta di "impronta digitale" in quanto diverso per ogni cane)...Nel vecchio regolamento questa precisazione mancava... c'erano invece (e restano) l'obbligo di effettuare le lastre di ricontrollo in una clinica universitaria diversa da quella in cui sono state effettuate le prime lastre e il fatto che contestualmente debba essere effettuato un prelievo di sangue per il DNA. Con il nuovo regolamento se "il controllo di qualità evidenzia per il soggetto in questione un giudizio che prevede l'esclusione" (vale a dire se il cane non rientra nei gradi ammessi per l'esenzione) "ciò determinerà un Nachkommeneintragungssperre" (sospensione della registrazione dei discendenti).
Nell'ambito di questo regolamento viene inserito anche un paragrafo riguardante i cani stranieri . Riportiamo testualmente: "tutti i cani stranieri (maschi e femmine) che vengano utilizzati in riproduzione in ambito SV, dovranno prima essere sottoposti a un ricontrollo delle lastre e, contestualmente, a un test del DNA ". (Hunde -Rüden und Hündinnen-, die über einen HD- bzw. ED-Befund aus dem Ausland verfügen, müssen dem Röntgencheck incl. DNA-Test bereits vor Vollzug des ersten Deckaktes bzw. des ersten Belegens innerhalb des SV unterzogen werden). Sempre per i cani stranieri viene inserito anche nel regolamento di allevamento che potranno venire utilizzati in riproduzione solo soggetti i cui genitori siano ufficialmente esenti da displasia anche e gomiti (con esenzione riconosciuta dall'SV, com'è, ad esempio, quella italiana). Peccato che, anche con questi regolamenti, un caso come quello del Sieger Giovani 2011 Team Malboro Harley (il padre, Team Malboro Jaguar, era displasico ai gomiti in Danimarca, ma aveva una regolare esenzione displasia -poi scopertasi falsa- effettuata in Germania) potrebbe tranquillamente riproporsi...

...e poi c'è chi si meraviglia se continuiamo a citare Tomasi di Lampedusa....

ps: realizzando questo articolo abbiamo trovato online altre notizie interessanti. Nei prossimi giorni vi parleremo di WUSV, di regolamenti tedeschi per l'accesso alla classe lavoro in esposizione e di rumors su un famoso Auslese SV. Continuate a seguirci.

il gattopardo

Daniela Dondero e Leandro Falaschetti, 13 agosto 2014.

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