informazioni per il neofita, commenti, risultati e fotografie di raduni,Campionati e prove Ud,notizie SAS,storia,approfondimenti

La diffida di Cesare Bonasegale,consigliere SAS delegato dall'ENCI

A seguito del nostro Editoriale pubblicato in data 28 giugno 2009, abbiamo ricevuto, spedita in data sabato 4 luglio, una mail da Cesare Bonasegale, che pubblichiamo di seguito, unitamente alla nostra risposta.

Diffida per vostro editoriale

Mi è stato inviato il testo di quanto scritto nell'editoriale del vostro
giornale a mio riguardo.

Fermo restando che *mi riservo di adire per vie legali nei vostri
confronti* per quanto da voi scritto di lesivo della mia immagine, vi
invito formalmente ai sensi della legge sulla stampa a pubblicare queste
note.

*1) *Non ho idea di quale sia il dossier citato nel vostro scritto, di
cui asserite io sarei a conoscenza ed il cui contenuto avrei celato.

Ammesso e non concesso che io ne sia stato portato a conoscenza, *avrei
celato cosa a chi?* Se come voi asserite di quel dossier si sta
occupando la magistratura penale e civile, cosa potrei fare io in
qualità di Consigliere della SAS?

Presumibilmente fatti di gravità tale da interessare la magistratura
sono stati anche denunciati agli organi disciplinari della SAS e/o
dell'ENCI!.

Il dossier riguarda irregolarità nel funzionamento del Consiglio
Direttivo della SAS?

Chi sono i due soci citati nel dossier?

Chi sono i Consiglieri "/molto vicini/" a uno dei due soci responsabili
dei fatti di cui si sta occupando la magistratura?

Avete scritto che /"l'immobilità di Bonasegale la dice lunga rispetto
all'equidistanza fra le parti che avrebbe dovuto tenere"/. Senza
riferire di che diamine di dossier parlate -- e senza dire a quali
doveri sono venuto meno -- è ovvio il vostro unico intento di gettare
discredito sulla mia persona.

Pertanto, *vi invito perentoriamente a pubblicare* sul vostro giornale
la chiara *descrizione dei fatti contenuti nel dossier* da voi chiamato
in causa (il cui contenuto non so immaginare) citando la fonte
documentale da cui risulti che dei relativi fatti io sia stato portato a
conoscenza,* nonché cosa avrei io celato a chi*, *di quali omissioni mi
sarei reso responsabile*, assumendovi ovviamente la responsabilità dei
fatti che divulgherete.

In caso contrario le affermazioni da voi fatte assumeranno un'ulteriore
significativa aggravante di calunniosità nei miei confronti, di cui
sarete chiamati a rispondere in sede opportuna.

*2) *In che senso io mi dovrei porre "come garante" della SAS?

Io sono uno dei 13 componenti del Consiglio Direttivo dell'Associazione
che *ho in più il dovere di riferire all'ENCI *se e quando riscontro il
verificarsi di* eventi nel CDN SAS che osteggiano il regolare
funzionamento dell'Associazione* alla quale l'ENCI ha conferito in via
esclusiva il suo riconoscimento.

Cosa che io faccio regolarmente e di cui non sono tenuto a riferire a voi.

Quanto scrivo sul mio giornale "Continentali da ferma" esula dal mio
ruolo nella SAS.

Se voi volete pubblicamente interpretare quei miei scritti a modo
vostro, dovete anche sopportarne le conseguenze.

Ho affermato che in passato ci sono stati componenti del Consiglio
Direttivo di una Associazione che hanno subito minacce, come si può
evincere dalle denunce sporte alla Polizia. Non sta a me divulgare i
nomi dei Consiglieri minacciati né l'Associazione a cui appartengono. Li
ho citati solo come sintomo del degrado di cui la cinofilia sta
soffrendo e -- pur essendo in possesso della prova documentale circa la
veridicità delle mie asserzioni -- non intendo dare ulteriori
delucidazioni a voi o ad altri.

*3) **Vi diffido dal formulare sul vostro giornale giudizi sul mio
operato in alcun modo lesivi della mia persona*.

Firmato
Cesare Bonasegale

La nostra risposta

Pubblichiamo doverosamente quanto richiestoci, pur infastiditi dai toni e dal tenore della richiesta stessa. Ma siamo con la presente a puntualizzare alcune imprecisioni di quanto sopra, visto che alcune parole a noi attribuite non sono mai state usate, né alcuni concetti a noi attribuiti.
Punto primo:
*"Non ho idea di quale sia il dossier citato nel vostro scritto, di
cui asserite io sarei a conoscenza ed il cui contenuto
avrei celato".
In nessuna parte del nostro editoriale si asserisce che Bonasegale abbia celato il dossier. Si ripete invece più volte come Bonasegale, venuto a conoscenza di tale dossier, non abbia ritenuto, nonostante i fatti ivi denunciati, di sollecitare un intervento, da parte della SAS (quindi nella sua veste di consigliere della medesima) o da parte dell'ENCI (di cui Bonasegale è socio allevatore e che rappresenta in seno al CDN SAS)

Il dossier in questione è stato inviato direttamente al signor Bonasegale, dal socio denunciante Antonio Amendola, che, in quell'occasione, chiese proprio a noi l'indirizzo del signor Bonasegale, proprio perchè avevamo parlato con lui di come ritenessimo che Bonasegale stesse svolgendo il suo ruolo in SAS in modo corretto. Bonasegale può rivolgersi direttamente al signor Antonio Amendola per tutte le delucidazioni del caso.

Ma, qualora il signor Bonasegale non avesse ricevuto tale dossier, di cui dice oggi di non avere ricordo, i fatti contenuti in esso non solo erano noti alla SAS, all'ENCI e a tutti i consiglieri Sas ed ENCI, ma, proprio in occasione delle diffide stragiudiziali presentate da Amendola alla SAS, Bonasegale aveva richiesto tutta la documentazione in merito e assunto l'impegno di informarsi e di perseguire ogni irregolarità che avesse riscontrato. Una delle cose lamentate da Amendola era, tra l'altro, il fatto che l'attività istruttoria della SAS fosse ferma da almeno tre anni. Antonio Amendola riteneva il signor Bonasegale persona in grado di garantire il corretto iter di tale vicenda, ritenendo il ruolo di Bonasegale non limitato al controllo del regolare funzionamento del CDN, ma considerando Bonasegale (come confermato da Bonasegale stesso) un consigliere a tutti gli effetti con in più tale dovere di controllo.
Non sta a noi divulgare i nomi dei due soci citati nel dossier, pur potendo avere prova documentale circa la veridicità delle nostre asserzioni. Citiamo, avendo avuto il permesso, il nome del socio denunciante.

"Chi sono i Consiglieri "/molto vicini/" a uno dei due soci responsabili dei fatti di cui si sta occupando la magistratura?"
Ulteriore inesattezza nella lettura del testo. Il nostro editoriale parla di eletti, non di Consiglieri.
Essendo nomi legati ai due soci che non citiamo, vale quanto sopra. Ma, anche per questi nomi, vale quanto sopra.

"Avete scritto che /"l'immobilità di Bonasegale la dice lunga rispetto all'equidistanza fra le parti che avrebbe dovuto tenere"/. Senza riferire di che diamine di dossier parlate -- e senza dire a quali doveri sono venuto meno -- è ovvio il vostro unico intento di gettare discredito sulla mia persona".
Non è affatto vero che sia nostro intento gettare discredito sulla persona di Bonasegale. Abbiamo fatto una semplice analisi di quanto è noto. Il denunciante Antonio Amendola non ha avuto risposte di nessun tipo e, in seguito alle mancate risposte degli organi competenti (ci riferiamo a quelli da lui sollecitati), è stato costretto a ricorrere a diffide. Dopo tali diffide le risposte che sono arrivate sono state lacunose, spesso imprecise, tanto che, ad oggi, non ci sono state, di fatto, risposte esaustive e le questioni sollevate sono ancora in alto mare. Evidenziare ciò non è gettare discredito, ma fotografare la realtà visibile e conosciuta dal denunciante.

Ci meravigliamo che Bonasegale non ricordi o non abbia idea di quale dossier stavamo parlando.
Certo, se Bonasegale avesse, ad esempio, sollecitato un intervento chiarificatore da parte dell'ENCI con la stessa solerzia con cui ha chiesto un chiarimento al Presidente Attimonelli sulla questione De Checchi Presidente, ben pensando che quello è il ruolo in più che ha all'interno del CDN SAS, certo si sarebbe addivenuti molto più velocemente a chiarimento anche per questo singolo socio, che aveva chiesto l'intervento del consigliere SAS.
Non abbiamo mai detto che Bonasegale sia venuto meno ai propri doveri, ma solo che è venuto meno all'equidistanza impostagli dal suo ruolo e che non ha avuto la stessa solerzia negli interventi a richiesta di chiarimenti. E questo confermato, non più tardi di ieri mattina, dallo stesso Amendola.

Per quanto riguarda il punto 2) *In che senso io mi dovrei porre "come garante" della SAS?" Ribadiamo, come già espresso, che il ruolo stesso di consigliere a tutti gli effetti, ribadito in più occasioni, dallo stesso Bonasegale, lo pone a pari di un consigliere eletto dai soci e, come tale, garante anche del singolo socio che a lui si dovesse rivolgere. Che non sia tenuto a riferire nulla a noi riguardo al suo ruolo “in più” come referente all'ENCI non è nemmeno in discussione. Certo è anche che, in qualità di socio allevatore e di consigliere delegato dall'ENCI, i suoi rapporti con l'Ente lo rendono senza ombra di dubbio il consigliere SAS più indicato nel caso un socio necessitasse di chiarimenti o interventi da parte dell'ENCI stesso. A tutt'oggi, come confermatoci telefonicamente ancora ieri mattina da Amendola, da parte di Bonasegale, al socio SAS Antonio Amendola, non è arrivata alcuna comunicazione di alcun genere.

"Quanto scrivo sul mio giornale "Continentali da ferma" esula dal mio ruolo nella SAS".
Assolutamente d'accordo sul fatto che gli editoriali pubblicati sul giornale “Continentali da ferma” da parte di Bonasegale non abbiano nulla a che vedere con il suo ruolo in SAS.
Però, proprio considerando il suo ruolo in SAS, nel momento in cui, all'inizio di un suo editoriale in cui si parla di nausea per una cinofilia fatta di litigi, ambizioni personali e deformazioni, Bonasegale cita un preciso episodio, emblema della decadenza, avvenuto in sede SAS, scrivendo:” personalmente sono testimone di queste vicende per il ruolo affidatomi dall’Ente centrale di controllonon può poi stupirsi se, nel nostro Editoriale, ci siamo interrogati su quanto affermato in seguito, nel Comunicato Straordinario dedicato alla vicenda Balducci.

Dice in questa mail Bonasegale che, i due consiglieri minacciati perchè non prendessero parte al CDN li avrebbe “citati solo come sintomo del degrado di cui la cinofilia sta soffrendo”.
Riportiamo di seguito lo stralcio del testo dove Bonasegale cita l'episodio dei due consiglieri ed invitiamo comunque chi ci legge a consultare il testo integrale (http://www.continentalidaferma.it/aedit26.pdf):
"L’autorità di Polizia incaricata di indagare sull’autore e sugli eventuali mandanti dell’aggressione e dell’incendio (ndr: aggressione ed incendio al furgone di Balducci) è stata informata delle minacce ed intimidazioni rivolte nei mesi scorsi a due componenti il Consiglio Direttivo di una Società Specializzata per scoraggiare la loro partecipazione al Direttivo medesimo".
Ora la notizia fornita da Bonasegale è, a tutti gli effetti, una notizia giornalistica, in quanto si afferma che, agli organi competenti che si stanno occupando delle indagini sul caso Balducci, sono stati riportati i fatti relativi ai due consiglieri minacciati.
Chi ha informato le autorità di Polizia, non noi, ha legato in modo molto chiaro le due cose. E Bonasegale, che pubblica la notizia senza nemmeno porsi un dubbio sull'effettiva legittimità di tale legame, non può poi smentire i suoi stessi scritti affermando di aver riportato l'episodio come mero esempio di degrado.
Ovvio che, visto anche l'incipit dell'editoriale di Bonasegale, in cui si cita un episodio avvenuto in SAS, appare domanda legittima chiedersi se anche l'episodio dei due consiglieri minacciati sia da riferirsi alla stessa società di razza, così come il Comitato Esecutivo del 23 giugno, sempre citato da Bonasegale e in cui Bonasegale, non noi, afferma siano "stati presi in esame provvedimenti r iguardanti Società Specializzate oggetto di gravi tensioni".

E' legittimo anche che Bonasegale non voglia chiarire nomi e fatti a cui si riferisce nel suo editoriale. Noi abbiamo solo posto le domande, visto come era scritto l'articolo. Domandare è lecito, rispondere è cortesia.

*3) **Vi diffido dal formulare sul vostro giornale giudizi sul mio operato in alcun modo lesivi della mia persona*.
Dire che a noi non risulta che Bonasegale sia intervenuto dopo essere venuto a conoscenza del dossier inviato dal socio Antonio Amendola, non è formulare un giudizio,
dire che c'è stata diversità di solerzia nelle varie situazioni, vedi richiesta di chiarimento ad Attimonelli, pubblicata sul sito SAS per un periodo, e la mancanza di risposte al socio, dopo due anni, non è un giudizio,
dire che per questo c'è uno sbilanciamento e non equidistanza è solo fotografare i dati conosciuti. Se ce ne fossero altri, non noti né al socio Amendola, né alla SAS tutta, che contraddicessero quanto sopra, saremmo più che lieti di cambiare la nostra idea rispetto all'equidistanza, altrimenti l'equidistanza si misura su fatti noti.

Daniela Dondero e Leandro Falaschetti, mercoledì 8 giugno 2009

Torna all'Editoriale SAS e dintorni 2

 

 

Pubblicità.

La vostra pubblicità qui:
banner-medio
full-banner