Campionato di Allevamento SAS 2010. Bagnolo in Piano, 24.25.26 settembre.

Gruppi di Riproduzione. Ghildo

nato il 07.10.2001
10 soggetti presentati di cui 5 in classe lavoro.
Molto Buona l'omogeneità
Buono il dimorfismo
Molto Buona l'uniformità al tipo paterno
I figli sono meno grandi di lui
Appiombi non del tutto corretti
Buona qualità, un gruppo di buon livello che non ha nulla da invidiare ai gruppi tedeschi. Ghildo è un soggetto che ha dato molto al nostro allevamento.

Gruppo dell'Auslese 2004 e 2005 Ghildo presentato per la 4 volta (l'ultima al Campionato 2008, con 3 figli in adulti sui 7 cani presentati). Metà dei figli sono in classe lavoro e tutti superano la prova caratteriale. A questo Campionato un suo figlio, il Sieger 2008 Hero di Camporeale e il nipote Xaro dei Monti della Laga presentano a loro volta un gruppo di riproduzione. Gruppo di buona omogeneità, nel tipo paterno, con maschi di spiccata impronta e qualche femmina al limite. Diversi soggetti grandi, specie nelle femmine. E quello della taglia resta, nella riproduzione di questo stallone, un problema da tenere in considerazione. Non ho colto invece tutto questo problema di correttezze anteriori. Tra i pregi di questo gruppo la solidità, la robustezza ossea, le teste che, tranne qualche caso, sono ben cesellate e forti. La presenza di un così elevato numero di figli in classe lavoro è da considerare sicuramente un pregio di questo gruppo, così come la presenza di un soggetto tra gli unici due maschi indicati da Roman nei migliori attacchi. Lo stesso Ghildo, nel suo periodo di permanenza in Germania mi fu segnalato da amici del settore lavoro (che neppure sapevano chi fosse il cane, ma, vedendolo lavorare, si stupirono della qualità del lavoro fatto da questo soggetto). Come sempre accade, la mancanza di attenzione ai vari aspetti caratteriali fa sì che non ci siano mai relazioni serie su come utilizzare al meglio gli stalloni, anche cercando opportune compensazioni. Ghildo, se unito ad alcune linee caratterialmente a rischio ma nervose, non sempre è un correttore (talvolta rischia di aumentarne la mordacità), allo stesso modo cani il cui carattere è più costruito che reale, come Furbo degli Achei, possono combinarsi positivamente aumentando quella reattività nervosa che è carente in alcune linee. Insomma, come provava ad insegnare Gorrieri, anche sul carattere si può lavorare come si fa per gli aspetti morfologici, cercando di compensare o di fissare determinate caratteristiche. Il problema è che, per farlo, occorrerebbero analisi serie da parte di chi sia in grado di valutare attentamente le varie caratteristiche caratteriali sia dei singoli soggetti che dei loro discendenti. Quando intervengono gli interessi economici, invece, di un cane non si può più dire nulla, nemmeno quando questo dire porterebbe gli appassionati ad utilizzarlo al meglio, nei fatti valorizzandone la riproduzione e facendo un servizio utile alla razza. Così non staremmo qui ad assistere agli attacchi di campionato senza capire nulla di quanto stiamo vedendo ed interrogandoci sul perchè certi cani si comportano in un certo modo. E nemmeno staremmo ad attribuire ogni colpa o merito ad una scorretta/corretta socializzazione ed educazione prima e ad uno scadente/valido addestramento poi. Perchè, citando l'attuale Presidente (anche se non sono certissima che la frase in origine sia sua): "dai meli non nascono i peri".
Sul mio personalissimo cartellino, tra i figli da segnalare, sicuramente Ken, tra i discendenti di Ghildo quello con minori eccessi, corretta taglia e valide doti caratteriali e Dinga della Genia Osca, un soggetto giovane, da pochi mesi entrato in classe lavoro. Probabilmente un po' grande ma comunque una cagna con validi profili, testa forte ed espressiva, costruzione equilibrata.
Una settantina le cucciolate nate, non molte considerando che si tratta di uno stallone che ha iniziato a coprire in Italia alla fine del 2002. Ghildo ha avuto anche una parentesi tedesca, di cui purtroppo non sono riuscita a reperire i dati. Probabilmente un po' diversa sarebbe stata la carriera espositiva ma, soprattutto, riproduttiva di questo stallone se, invece che essere mandato in Germania dopo il Campionato 2003, fosse rimasto in Italia. Ricordo che, a Fiuggi, dove Ghildo ottenne uno stiracchiato terzo posto in giovani, venne molto apprezzato dagli espositori e sicuramente sarebbe stato ampiamente utilizzato fosse rimasto in Campania. Occorre dire che anche per Ghildo è valso un po' il pregiudizio del rouge & noir, non presentando nè lui nè i suoi primi figli quei colori accattivanti che tanto sembrano incontrare il gusto estetico degli espositori. Peccato che l'estetica e il "mi piace" nel pastore tedesco non debbano contare. Mantellini docet.

Figli Presentati a questo Campionato:

Le immagini del gruppo di Ghildo

Cucciolate nate (fonte: Libro Genealogico online ENCI )