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I nostri dubbi in merito all'applicazione dei regolamenti e alla chiarezza dei provvedimenti presi. Considerazioni sparse.

I ricontrolli per la displasia.

Correttissima, a nostro avviso, la regola del ricontrollo per i cani titolati. Fosse per noi estenderemmo l'obbligo anche agli stalloni con più di 20 monte, ai primi classificati nei campionati di lavoro e inseriremmo, nell'ambito delle manifestazioni più importanti, anche dei controlli a sorteggio. Quest'anno, visto il recente riconoscimento (per armonizzare le decisioni della SAS con quelle già prese dall'ENCI) dell'altra centrale di lettura, i ricontrolli sono stati effettuati sia alla CELEMASCHE (la centrale di lettura sino allo scorso anno unica riconosciuta e, a tutt'oggi, la sola riconosciuta dall'SV su specifica richiesta proprio della SAS....vedi diatriba con l'impostazione dei veterinari di scuola FSA) che alla FSA. Agli espositori sono stati comunicati, tramite lettera raccomandata, luogo e data del ricontrollo. Senza entrare nel dettaglio su quale sarebbe il metodo migliore e meno dispensioso (negli anni si sono provate quasi tutte le soluzioni possibili, dal controllo presso il lettore ufficiale più vicino, alla designazione nelle centrali di lettura, al controllo effettuato il lunedì successivo alla manifestazione presso il lettore ufficiale più vicino alla manifestazione stessa. A nostro modo di vedere, quest'ultima rimane con tutta probabilità la soluzione migliore), ai proprietari dei cani è stata data la facoltà sia di chiedere uno spostamento, nei limiti del possibile, della data prescelta, sia di portare pezze giustificative in caso non potessero presentarsi (è il caso, ad esempio, di cagne gravide che non possono essere sottoposte a radiografia o di altri impedimenti gravi del cane o del proprietario) . Infatti i cani che non hanno effettuato il ricontrollo ma hanno fornito adeguate giustificazioni non sono stati penalizzati, ma lasciati in classifica con la "riserva" di presentazione al ricontrollo. Per i cani che non si sono presentati, invece, è scattato sia il depennamento dalla classifica del Campionato, sia una sospensione dalle attività agonistiche sino all'avvenuto ricontrollo radiografico. Non so se tale sospensione riguardi solo la SAS o se, come sarebbe corretto, sia stata comunicata anche all'ENCI e all'SV. In effetti, specie nei riguardi dell'SV, occorrerebbe considerare come la sospensione dalle attività di soggetti giovani comporti l'impossibilità per tali soggetti di effettuare le prove di lavoro. Ovviamente fermo restando che tale sospensione verrebbe meno al momento in cui il cane si sottoponesse al ricontrollo come previsto. Del resto, esiste almeno un illustre precedente di provvedimento attuato dalla SAS a seguito di decisioni SV: "Il Consiglio (seduta del 20.11.2004 n.d.r.), valutato quanto comunicato, considerata la reciprocità dei provvedimenti tra la SAS e la SV e che il Campionato dà indirizzi per l’allevamento, all’unanimità Delibera (n. 13/02-05):
di revocare al cane Solo del Frutteto il titolo conseguito cancellandolo dalla classifica della Classe Lavoro Maschi del Campionato Sociale d’Allevamento 2004.
" In quel caso Solo non si era sottoposto al test della fertilità richiesto ed era stato squalificato dall'SV. In virtù dell'auspicata "reciprocità" anche i soggetti sanzionati perchè non presentatisi al ricontrollo dovrebbero essere segnalati all'SV, pretendendo facesse propria la sospensione dalle manifestazioni (compresi brevetti e selezioni) sino all'avvenuto ricontrollo.

Nota a margine sui ricontrolli per la displasia. Apprezziamo molto il fatto che questo consiglio abbia ripristinato i ricontrolli per le femmine, inseriti dal Comitato Tecnico del 2000 e poi successivamente abrogati. Ci piacerebbe anche che i ricontrolli fossero meno blindati e agli espositori fosse dato di conoscerne gli esiti. Lo scopo del ricontrollo è verificare l'autenticità della lastra. Vale a dire si prova che la lastra effettuata a 12 mesi fosse proprio quella del cane ricontrollato. Infatti, nel profilo del sacro esiste una sorta di "impronta digitale" che comprova, in modo inequivocabile, l'identità del soggetto. Premesso ciò, se un cane, fast normal a 12 mesi, risultasse ancora ammesso o addirittura displasico al ricontrollo, sarebbe corretto che allevatori ed espositori ne fossero informati. La degenerazione ossea è un segnale d'allarme di cui occorre tener conto. Purtroppo si sono verificati casi (almeno uno sicuramente) di questo tipo e, non rendendo nota la notizia, pervenuta al solo Comitato Tecnico e ai pochi addetti ai lavori "che sanno", il soggetto in questione ha continuato a coprire senza che si facesse alcuna attenzione al problema (e sarebbe interessante, a posteriori, verificare nei discendenti l'incidenza del problema). Riteniamo sensato che, a seguito dei ricontrolli, si faccia piena informazione, anche arrivando a modificare il grado di esenzione sul pedigree qualora emergesse, dal ricontrollo, una discrepanza con la lastra ufficiale. Del resto proprio di recente, i ricontrolli per la displasia hanno evidenziato anche esempi opposti (soggetti ancora ammesso che al ricontrollo risultavano quasi normale) e consentito ai proprietari di effettuare dei ricorsi modificando il grado di esenzione. Appare logico che, così come si modifica "in positivo", sia doveroso modificare anche se la lastra del soggetto è peggiorata. In tal modo potremmo avere un quadro più chiaro dell'evoluzione della displasia nel singolo cane e nella sua famiglia. Non dimentichiamo che, parlando di ricontrolli, ci riferiamo ai soggetti indicati come cani da utilizzare, essendo tra i migliori esemplari del nostro allevamento.