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I nostri dubbi in merito all'applicazione dei regolamenti e alla chiarezza dei provvedimenti presi. Considerazioni sparse.

La revoca dei gruppi di riproduzione.

Il regolamento per i gruppi è chiaro (almeno su alcuni punti): possono essere presentati nella giornata di sabato solo quei gruppi che abbiano almeno 6 (sei) figli presentati alla manifestazione e iscritti nelle classi giovanissimi, giovani e adulti. Tradotto: uno stallone potrebbe anche avere 40 figli in juniores e cuccioloni, ma senza almeno 6 cani tra giovanissimi, giovani e adulti, il gruppo non potrebbe essere presentato. Sul catalogo la segreteria inserisce nei gruppi solo quei cani che abbiano i 6 soggetti minimi previsti dal regolamento iscritti alla manifestazione. E' sul campo che si deve verificare la reale presenza di questi soggetti, cioè se i cani iscritti siano stati anche presentati. Per quanto riguarda i cani di allevamento o di proprietà italiana è solitamente il proprietario ad occuparsi/preoccuparsi della preparazione del gruppo, anche perchè, spesso, dalla presenza e dalla qualità del gruppo di riproduzione può dipendere il piazzamento del proprio cane, quando questi sia iscritto alla manifestazione. A questo Campionato si sono visti allevatori e proprietari che, comportandosi in modo corretto, non hanno cercato scorciatoie (ad esempio il gruppo di Arro Delori che, con 4 adulti presentati e una giovanissima, mancava di un cane per poter entrare in ring) ed altri che, ferma restando l'ipotesi della buona fede, diciamo non hanno controllato con accortezza i soggetti del gruppo, presentandosi lo stesso pur senza i numeri minimi richiesti. L'equivoco è possibile perchè le classi giovani ed adulti girano la domenica, ma in realtà tutte le presentazioni da fermo terminano prima dei gruppi di riproduzione, proprio per dar modo di controllare la regolarità dei gruppi stessi. Ora, fermo restando che non si può demandare alla buona volontà (o buona fede) dei proprietari il controllo, esiste un addetto SAS preposto al ritiro dei "cartellini" (ciascun cane destinato a presentarsi in un gruppo riceve, nella busta di iscrizione, un cartellino con il nome del gruppo e tale cartellino, è scritto chiaramente nel regolamento, deve essere consegnato, anche se il gruppo non venisse presentato, pena la squalifica); questo addetto dovrebbe avere anche l'incarico di controllare che tutti i cani che si apprestano ad entrare nel gruppo sono stati effettivamente presentati alla manifestazione. Non sappiamo chi fosse l'incaricato preposto (avrebbe dovuto occuparsene il Segretario Nazionale Roberto Ranieri, ma non eravamo alla preparazione dei gruppi, quindi non possiamo esserne sicuri). Abbiamo sentito qualcuno imputare ai giudici la mancanza del controllo dei gruppi. Sinceramente non capiamo come Capetti e Pettinaroli, a cui arrivavano i gruppi in ring per il giudizio, avrebbero dovuto ulteriormente controllare di persona la validità del gruppo stesso, supponendo sia la mancata buona fede degli espositori, sia l'errore degli addetti preposti al controllo. Ci auguriamo che il prossimo anno tali errori non debbano ripetersi. Per quanto riguarda invece eventuali sanzioni disciplinari, certo è che il chiamatore e il proprietario di un cane non presentato all'attacco o al giudizio da fermo dovrebbero sapere di non potersi presentare nel gruppo. Se un cane che ha partecipato alla manifestazione non viene portato nel gruppo, è prevista, per quel cane, una squalifica di sei mesi dalle competizioni. Mentre, nel caso in cui si inserisca nel gruppo un cane non presentato non c'è un preciso articolo del regolamento. Alla luce di quanto successo quest'anno nulla vieterebbe di integrare il regolamento attuale prevedendo la squalifica anche per chi porti nel gruppo un cane che non abbia partecipato alla manifestazione. Purtroppo il dato più grave di questa vicenda è il fatto che si sia trattato di gruppi di riproduzione di soggetti già titolati l'anno precedente o che potevano ambire al titolo. Stalloni che, senza un gruppo di riproduzione, forse avrebbero potuto avere una diversa collocazione in classifica. Pur non credendo che la classifica finale sarebbe stata diversa, è tuttavia una cosa che lascia perplessi e ci fa interrogare sulle priorità degli espositori.

Vorremmo far notare che, non essendo stata abrogata la parte dell'art. 20 del regolamento di Campionato in cui si dice che i cani presentati nel gruppo devono essere nati da riproduttori che, al momento dell'accoppiamento, avessero esenzione da displasia, DNA, IPO1 e qualifica di Molto Buono, anche il gruppo di Tony degli Achei non dovrebbe considerarsi valido, in quanto la cagna adulta Asia di Torrelunga risulta nata quando Tony aveva 17 mesi e, pertanto, non poteva essere in possesso del primo brevetto. Eliminando dal gruppo questo soggetto, Tony avrebbe avuto solo 5 cani presentati.